16 luglio 2018
YEREVAN – SAGHMOSAVANK – Surb Sion – Haykakan Aybowben Հայկական Այբուբեն (la collina dell’alfabeto Armeno) – AMBERD – YEREVAN – Moschea Blu
Monastero di Saghmosavank (dei Salmi), eretto sul bordo di un profondo canyon, formato nei secoli dallo scorrere del Fiume Kassakh, in un luogo panoramico e di suggestiva bellezza.
Si trova a 5 km a nord di Hovhannavank, nel villaggio Saghmosavan, sulla riva destra del fiume Kassakh.
La chiesa principale del complesso – Surb Sion viene eretta nel 1215 dal principe Vace Vaciutyan sul luogo dove nei primi secoli del cristianesimo c’era eremitaggio.
La chiesa simile a quella di Hovhannavank, appartiene al tipo delle chiese cruciforme a cupola.
Il complesso monastico comprende un gavit (nartece) capzioso (1250) e un deposito dei libri (1255) il quale è aggiunto alla chiesa piccola di Astvatsatsin (1235).
Il volume enorme interno del monastero ci fa ammettere che la chiesa serviva per riscrivere dei libri oltre alla conservazione dei manoscritti.
Sulla parte superiore dell’apside di altare c’è un’ immagine rilevata di sole nascente coi raggi, di sopra – un bassorilievo di un agnello volante e lo stemma di Vaciutyan: aquila con un agnello negli artigli.
Nel recinto monastico, nonchè all’interno del complesso ci sono conservati dei monumenti sepolcrali, alcuni nello stile di khatckar ornamentati. Si può godere di una vista espressiva del monastero dalla riva opposta del fiume Kassakh.
Haykakan Aybowben Հայկական Այբուբեն (la collina dell’alfabeto Armeno)
L’alfabeto sonoro della lingua armena è stato realizzato nel 405-406 d.c. dallo studioso e sacerdote Mesrop Mashtots, ed ancora oggi è l’alfabeto in uso in Armenia. Mesrop Mashtots era un linguista, fondatore dell’alfabeto armeno, un missionario, un illuminista, traduttore della bibbia, fondatore della scuola nazionale e del pensiero pedagogico, rappresentante della patristica, teologo della santa Chiesa Apostolica Armena, famoso ideatore del sistema di scrittura. L’alfabeto armeno, inizialmente era composto da 36 lettere, (7 vocali e 29 consonanti). In presenza di decine di dialetti, Mashtots diede delle norme fonetiche per la lingua letteraria, scelse uno dei tipi di scrittura, in particolare da sinistra a destra, (come nel greco) e non da destra a sinistra (come nella lingua assira). Stabilì anche le norme ortografiche della lingua letteraria armena.
Questo alfabeto è stato creato da un uomo geniale, con uno spiccatissimo senso della patria: è stato realizzato una volta e per tutte, esso è perfetto. Quell’uomo era come dio durante la creazione… E’ un fatto, come questo alfabeto. Il suo nome è Mesrop Mashtots.
AMBERD
Si salgono le pendici del Monte Aragats (un vulcano spento di oltre 4.000 m) per visitare le vestigia della Fortezza di Amberd.
In questo sito paleolitico gia’ nell’eta’ del Bronzo fu costruita la piazzaforte di Urartu’ (urartese), anche per le caratteristiche naturali del luogo. Era uno dei piu’ importanti avanposti militari del regno armeno. La fortezza di Amberd fu soprattutto famosa nell’epoca romana e cristiana, quando il castello attuale fu cosruito, allargato e ricostruito in epoche successive.
Alcune fonti affermano che la fortezza ed alcuni tratti delle mura furono costruiti nel 7˚ secolo, durante il regno dei Kamsarakan (l’era delle invasioni arabe), quando Amberd era la sede estiva dei re.
Uno dei politici e scienziati armeni piu’ famosi del medioevo, Grigor Maghistros Pahlavuni (fu anche prete nella citta’ di Ani), in una delle sue lettere (intorno al 1050) dice che agli inizi del 10˚ secolo la fortezza e le costruzioni vicine appartenevano ai potenti principi Pahlavuni. La dinastia dei Pahlavuni gareggiava con quella dei Bagratuni e, per un periodo, i Katholikos armeni venivano eletti tra i rappresentanti di questa dinastia. Amberd divenne la loro sede quando Vahram Pahlavuni, nel 1026, costrui’ la chiesa (come testimonia l’iscrizione custodita sull’entrata nord). Vahram fortifico’ il complesso con spesse mura e aggiunse tre torri dal lato della gola del fiume Arqashen. Negli anni 1070 i selgiuchidi conquistarono Amberd e la trasformarono in una base militare.
Il periodo del dominio dei Pahlavuni fu pieno di avvenimenti burrascosi: I selgiuchidi, che avevano invaso l’Armenia, conquistarono la fortezza e la trasformarono in una base militare; piu’ tardi fu conquistata dai bizantini, per poi essere riconquistata ancora una volta dai selgiuchidi. Nel 1196 i soldati armeno-georgiani del re Orbelian e della regina Tamara (risiedenti in Georgia), sotto la guida del generale Zakare’ Zaccarian, liberarono la fortezza. Da allora la fortezza venne donata ai Zaccarian. I Zaccarian liberarono quasi tutto il territorio armeno, per cui segui’ un periodo di pace e di prosperita’ e in molti luoghi vennero costruiti e ingranditi monasteri, chiese e castelli. Nei secoli 12˚-13˚ Amberd si doto’ di robuste mura e torri semicircolari, mentre il castello e le altre costruzioni vennero restaurati.
Nel 1215 Amberd divento’ il centro amministrativo dei Vachutian (procuratori dei Zaccarian). Nel 1236 i mongoli conquistarono e rasero al suolo la fortezza, che alla fine del 13˚ secolo, venne restaurata da parte dei Vachutian. Vache’ Vachutian e sua moglie, Mamakhatun, svilupparono attivita’ in favore dei monasteri di Tegher, Saghmosavanq e Hovannavanq che si trovavano nei dintorni della fortezza.
La grande fortezza fu abbandonata e perse definitivamente la sua importanza alla fine del 14˚ secolo (l’era di Tamerlano) fino ai primi scavi del 20˚ secolo che si realizzarono nell’area della fortezza. Negli anni 70 furono effettuati lavori di restauro principalmente a favore della chiesa. Dal 2004 cominciarono lavori di restauro e di consolidamento. Nonostante cio’ il castello e la fortezza rimangono monumenti altamente pericolosi.
BYURAKAN
Pranzo presso famiglia dove ci vengono cucinate carne e patate in buca.
YEREVAN – Moschea Blu
La settecentesca Moschea Blu (l’unica rimasta delle otto presenti a inizio novecento), dove – oltre a funzioni e cerimonie religiose – si tengono corsi di lingua persiana, o l’Istituto di cultura iraniano di via Baghramyan, che ospita serate letterarie in cui si leggono e si commentano i classici della poesia persiana. Nel legare i due paesi, infine, va ricordato il ruolo svolto dagli armeni iraniani, comunità che ha salde radici nella capitale, in particolare nel distretto di Arabkir, oltre che nella cittadina di Abovyan, e una presenza tuttora stabile e economicamente rilevante in Iran.