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14 aprile 2019 “I Cammini di Terra e Acqua”

L’importanza dell’Acqua durante il cammino nella Natura è stata oggi dimenticata. Anticamente era noto che ogni corso d’Acqua trasmette la memoria del luogo che attraversa e si sapeva come contattare e onorare tanto l’Acqua come la Terra. Con *I CAMMINI DI TERRA E ACQUA* vogliamo riscoprire e riproporre un antico modo di camminare, in sintonia totale con Madre Natura, sostando nei luoghi dell’energia per prenderne coscienza e ringraziare.

*I CAMMINI DI TERRA E ACQUA* sono condotti da Maria Daniela Trentini, esperta camminatrice della Terra da anni impegnata a percorrerne a piedi lunghi tratti e da Devana viaggiatrice d’Acqua che da più di un ventennio gira il mondo scoprendo e studiando i luoghi di acque vibrazionali.

Al percorso di Nordic Walking saranno dunque uniti alcuni momenti di connessione energetica con l’elemento Acqua, così da ritrovare le antiche memorie del cammino.

Descrizione percorso: risalita verso Biaza, direzione Campo, discesa a Magugnano e ritorno a Castelletto di Brenzone lungolago.

Curiosità del luogo e dintorni.

Campo, un paese dimenticato sorto sull’antica via di collegamento tra il lago e Verona, ora abbandonato, ma ricco di fascino è abitato solo da pochi innamorati del luogo. Ruderi del castello dell’anno 800, fontane naturali, forre, case in pietra, fascino del tempo andato. Qui è possibile visitare la chiesa dedicata a S.Pietro in Vincoli, con affreschi dell’anno mille; notevole un Cristo in Mandorla nell’abside con alla sua destra un leone che impersona la forza di Venezia.
Lungo la vecchia mulattiera che dal paese di Castelletto porta a Prada, posta in una soleggiata altura ed immersa tra ulivi secolari e rocce, Campo è una piccola contrada diroccata di origine medioevale. Le pittoresche case con antichi volti in pietra, la piccola chiesa di origine romanica, i resti di un castello, ne fanno un fiabesco borgo dove il tempo sembra essersi fermato. L’antica chiesetta del trecento dedicata a S. Pietro in Vincoli e affrescata nei secoli XIII-XIV, completa l’incantevole contesto. Nei pressi si trova la vecchia fontana, da sempre luogo di ristoro durante le escursioni in zona.

Chiesa di S. Pietro in Vincoli a Campo di Brenzone.

Di proprietà della parrocchia di San Giovanni Battista  di Brenzone, alla fine delle case della borgata, nella parte alta sul tratturo che conduce fino a Prada, sorge la chiesetta di San Pietro in Vincoli, testimonianza dell’importanza, un tempo, di questa borgata segnalata la prima volta nel 1023, e poi più volte testimoniata nelle visite pastorali a partire da quella del vescovo Gian Matteo  Giberti in tre occasioni (1525, 1532 e 1541). Interessante l’annotazione del 1525 in cui si legge:

“Visitavit ecclesia Sancti Petri de Campo, sine cura et nullius valoris, sub custodia hominum dicti loci, quorum expensis reparatum est tectum cun assi bus et dealbata ecclesia, quae tamen adhuc clausa non tenetur.”

Quasi due secoli dopo, il 28 settembre 1713, visita la chiesetta anche il vescovo Giovanni Francesco Barbarigo, che fa annotare come l’edificio  sia alquanto abbandonato e vi si celebrino solo quattro messe l’anno (ex antiquissimis legatis) e quella per la festa del Santo patrono. Quindi più che una chiesa, un oratorio.

L’edificio, la cui costruzione  dovrebbe risalire  alla metà del XIV secolo (la facciata è stata interamente ristrutturata nel XVIII secolo) presenta  al suo interno un vero e proprio ciclo frescale, opera del maestro Giorgio figlio di Federico da Riva, come attesta l’iscrizione absidale con la data del 1358.

Poiché era consuetudine che gli affreschi venissero eseguiti a compimento dei lavori architettonici, si può pensare che quella data, 1358, sia anche la data conclusiva dell’edificazione dell’edificio, sulla cui titolazione la documentazione porta due declinazioni: San Pietro di Campo e San Pietro in Vincoli. Almeno per ora, non ci è dato sapere quando si sia passati da San Pietro di Campo (attesto fino alla visita pastorale del vescovo Barbarigo nel 1713) e quella di San Pietro in Vincoli.

Gli affreschi, in ottimo stato, si possono leggere, partendo da settentrione, sulla sinistra per chi entra, con un Cristo in croce, ai lati Maria VergineSan BartolomeoSan Giovanni Evangelista e un santo vescovo, Nel riquadro seguente (i riquadri sono segnati da una banda rossa) la Vergine che allatta tra i santi Giovanni BattistaLuciaBartolomeo e Caterina d’Alessandria.

Nei semipennacchi dell’archivolto, a sinistra San Giacomo Maggiore e a destra Sant’Antonio Abate. Sulle estremità dell’archivolto l’Annunciazione: l’Arcangelo Gabriele a sinistra, laVergine a destra.

L’iscrizione è singolare perché, probabilmente, il frescante (non proprio un letterato, anche se numerose sono le scritte), la dipinse con il cartone traforato rovesciato: Ecce A (ncilla) tua Domini fiat michi secundum Verbum tuum.

L’uso dei cartoni traforati, inoltre, è testimoniato dalle decorazioni delle vesti di tutti i personaggi, visibilmente realizzate come se si fosse usato un rullo riproduttore, dipingendo un tipo di abbigliamento che, oggi, potremmo definire di moda, la moda curtense di allora.

Al vertice dell’archivolto la Pietà con un Cristo senza testa,  per la caduta dell’affresco. Nel catino dell’abside il Cristo Pantocrator racchiuso in un’ampia mandorla dipinta con i colori dell’iride. Ai lati i simboli apocalittici dei quattro evangelisti. Sulla sinistra del Leone di San Marco la Vergine che intercede per l’umanità intera. Sulla destra, poco, visibile, forse un altroSan Giovanni Battista.

Nella cornice inferiore dell’abside, il restauro di Erminio Signorini ha riportato alla luce le seguenti iscrizioni: Hoc opus pinxit Çorcius filius magistri Federici e sulla parete di destra, vicino alla finestra …ann(o) D(omi)ni M(…)LVIII in(dicione X)I.Documentazione fondamentale per conoscere la data di fabbricazione dell’edificio e l’autore degli affreschi: Giorgio, figlio di Federico da Riva, anche altrove testimoniato e facente parte di una bottega di pittori trentini operanti in più luoghi sul lago: in San Nicolò di Lazise, San Gregorio a Pai ed altri.

Sulla parete meridionale, a destra per chi entra, tre riquadri, di cui il primo è scomparso per l’apertura di una finestra (così potrebbero essere scomparsi gli affreschi della controfacciata con il rifacimento settecentesco della facciata). Qualcosa rimane: la figura di un vescovo e quella della Vergine in trono. Segue San Pietro in trono con le due grandi chiavi, ai lati un santo vescovo, santa Dorotea e Santa Caterina d’Alessandria. In ginocchio davanti a San Pietro, due devoti uno dei quali dovrebbe essere quel Pietro, come dice la scritta sottostante, che commissionò l’opera. Quindi la Madonna della Misericordia e i santi Antonio Abate,Caterina d’Alessandria e Santa Maria Maddalena; infine un’altra figura di Sant’Antonio Abate.

Come si vede dalle ripetizioni iconografiche l’opera dovrebbe essere stata il frutto di più commissioni devozionali , come recitano le iscrizioni sulla parete sinistra: Viviano, Bartolomeo e Ingelterio. Ed altri, credo, che chiesero la ripetizione per loro delle raffigurazione dei santi di cui erano devoti.

Gli affreschi della chiesetta di San Pietro in Vincoli da me fotografati:

 

A Biaza invece possiamo ammirare l’antica chiesetta di Sant’Antonio e le rovine di un castello che fu già dei conti di Brenzone. La chiesa romanica di San Zeno, della prima metà del XII secolo, nel cimitero di Castelletto; possiede un caratteristico campanile, incorporato nella facciata, una nicchia affrescata sopra il portale principale e nell’interno affreschi del ‘400. Di fronte ad Assenza affiora l’Isolotto di Trimelone, una delle quattro piccole isole del Garda, con i resti di un forte scaligero. Nel X secolo furono erette qui delle fortificazioni in difesa delle invasioni degli Ungari; Barbarossa le distrusse nel 1158.

Nordic Walking TAO® (marchio registrato) riceve supporto a livello associazionistico, assicurativo ed organizzativo da Nordic Walking Montegrappa Asd, associazione sportiva di riferimento nazionale per il nordic walking.


Tutti i formatori sportivi, i preparatori, gli istruttori di I e II Livello che collaborano con l’ Asd Nordic Walking Montegrappa sono regolarmente iscritti all’albo nazionale di nordic walking, riconosciuto dal C.O.N.I., pertanto abilitati ad operare sul territorio. 

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Informazioni relative al tesseramento le trovate qui:

Contatti:

Maria Daniela 349 4598108

Formatore Sportivo Nazionale AICS di Nordic Walking

Naturopata ed Operatrice Shiatsu,
diplomata presso la Scuola di Naturopatia dell’Istituto Riza di Milano
Autrice di *Stretching Emozionale*
(Casa Editrice OI Books & Guides)

Maestro Formatore in “Stretching Emozionale®…la Danza delle Emozioni come Qualità dell’Anima…”
Consulente in Floriterapia dei Fiori di Bach secondo le “Nuove Terapie Esoteriche” di Dietmar Krämer.
Operatore Reiki II Livello.

daniela.trentini@tiscali.it (e-mail)
www.nordicwalkingtaoverona.it

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Riguardo a Nordic Walking Staff

Nordic Walking Staff
Il Nordic Walking è una tecnica che oltre ad insegnare a godere e riscoprire la natura, dato che si pratica all’aria aperta, fa bene al cuore e alla circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifica glutei e addominali. E’ un modo facile, poco costoso e divertente di gustare uno stile di vita sano ed attivo.

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