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23 – 30 aprile 2014 Resoconto di un “cammino” attraverso i "sentieri" dell'anima…Santiago-Finisterre-Muxia

23 aprile

…arrivate a Santiago de Compostela…

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24 aprile
“Quando non si può tornare indietro bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare.”

(Paulo Coelho)

Oggi tornare indietro sarebbe stato impossibile…abbiamo incontrato vento fortissimo, pioggia battente, temporale e freddo…bagnate fradice come pulcini era importante arrivare e la vista sull’oceano ci ha finalmente ripagate di tanta fatica.

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24 aprile

Continuando il cammino “nella storia” di miti e leggende, dopo circa un’ora dalla partenza, incontriamo sulla montagna un tratto lastricato di pietre verdi, tipo giada, dall’energia risanatrice: assorbono la stanchezza. Qui, nella notte dei tempi, venivano compiuti rituali per far “morire” attaccamenti/ego/giudizio.

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26 aprile

…ammiro la perfezione di questa natura amorevole…

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L’universo ha senso soltanto quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni…compagne di cammino, incontri sul cammino…
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Che io possa divenire terra,
che io possa divenire cielo,
che io possa divenire la montagna,
che io possa divenire il mare,
che io possa crescere
allargando e allungando il mio corpo,
fino a disperdermi nel Vuoto dell’Infinito.

(Preghiera sciamanica)

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29 aprile

La Pedra de Abalar, antico santuario pagano, è l’emblema principale di un culto delle pietre e degli elementi. Muxìa fu confermata come punto focale del pellegrinaggio nel territorio, precisamente il luogo dove il mare, la natura, gli elementi e gli antichi riti soppiantano la dottrina. La Pedra de Abalar di Muxia è la pietra rituale più antica di tutta la Galizia ed il centro di un santuario tellurico ancestrale. Insieme ad Abalar vi sono la Pedra de Cadris, la Pedra de Timon e la Pedra de Namurados, da sempre collegata ad antichi riti di fertilità. Le apparizioni di Dame che salivano dal mare furono mutuate dalla Chiesa Cattolica direttamente dalle leggende celtiche. Da qui la leggenda dell’apostolo Giacomo che giunse in questi lidi su una barca di pietra. Le donne celtiche dell’Altro Mondo avevano il compito di sostenere gli eroi, gli eletti. Le imbarcaziaoni di pietra, cristallo, bronzo o argento erano, secondo le mitologie irlandesi, i mezzi per attraversare l’Altro Mondo. Una imbarcazione rituale rafforza il carattere del luogo sacro. Solo con una barca si può raggiungere il “Più in là”. Camariñas fu una sede della primitiva chiesa irlandese celta. Il santuario mariano di Muxia, oggi collegato alla via giacobea, nacque sopra a un luogo di culto alle pietre benefattrici e agli elementi: acque soprannaturali dalle quali giungono barche dall’Ultramondo e un vero santuario naturale di origine neolitica con leggende e tradizioni celtiche.
A Muxia si celebra l’eco delle vergini nere, la Madre Terra, le Dame celtiche e le Bansshes irlandesi. (Devana)

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30 aprile

“Et lux in tenebris lucet”

La luce splende nelle tenebre…sempre…

30aprile7 30aprile6 30aprile5 30aprile4 30aprile3 30aprile2 30aprile1 30aprile Si conclude qui la prima tappa del nostro “cammino lungo i sentieri dell’anima”…

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